DIVINITA' SANANTI E ALTRE CREATURE DELLE ACQUE

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La nostra curiosità circa le origini della civiltà cadorina ci spinge a Lagole, a Calalzo, sulla sponda sinistra del Lago di Centro Cadore, in un bosco rado fra sorgenti, rivoli, laghetti e cascatelle. 
Luca Valmassoi e Iolanda, nostri mentori in Cadore, ci dicono sia un santuario all'aria aperta dedicato ad una divinità sanante venetica riferibile a partire dal VI sec a.c. da cui si può partire per conoscere la storia del Cadore. Dopo di che cominciano  a suggestionarci con una leggenda che vuole che a Lagole, in una zona ora sommersa dal lago, vivessero delle creature fantastiche dal nome di anguane, donne bellissime dai piedi di capra, dal comportamento ambiguo nei confronti degli umani: a volte bravissime e di supporto, a volte invidiose e assassine…



Per capirne di più andiamo … dalle anguane a Lagole.
Nei restanti giorni della nostra permanenza in Cadore non ci libereremo più delle anguane, ce le vedremo spuntare fuori da ogni crepo, grotta, rivo d'acqua che incroceremo lungo il nostro cammino, e di loro racconteremo in un'altra storia.


Attraversiamo la zona della stazione ferroviaria di Calalzo, e scendiamo a piedi verso il lago…oggi non c'è nessuno, ci sembra un privilegio. Cominciamo ad esplorare il sito, noncuranti delle segnaletica di percorso…cercando di interpretare quello che vediamo con le nostre conoscenze.



Quello che ci apre davanti agli occhi è uno scenario molto suggestivo: numerosi rivoli che scendono in laghetti, rocce sul fondo dal colore rosso, a tratti lieve odore di zolfo. Questo ci segnala un elevato tenore minerale delle rocce, non ci stupisce pertanto che i Veneti avessero fatto di Lagole un luogo di culto  attribuendo ad una divinità il potere salutifero delle acque: il suo nome Tribusiati/Tramusiati gradualmente sostituito con Apollo con la romanizzazione del comparto alpino orientale ( tra il I sec a.c e il I sec d. c.).


Risaliamo a ritroso cercando le sorgenti…è tutto un saltellare di qua e di là che diverte molto i ragazzi. Non posso non notare un contrasto enorme: le tabelle segnaletiche riportano la dicitura "Lagole la culla della civiltà", ma guardandoci intorno…sono evidenti i segni dell'inciviltà contemporanea…Lagole è violentata dai visitatori…i loro rifiuti sono un po' ovunque..microrifiuti...ma ci sono: cicche di sigarette per lo più, tappi di bottiglia, fazzoletti di carta…in processione … resti di cibo. Non mi piace questo…non me lo aspettavo, ma faccio lo sforzo di pensare sia dovuto all'elevata frequentazione nel periodo estivo…anche i contemporanei vengono a bagnarsi in queste acque benefiche…i Veneti antichi lasciavano simpula ( mestoli per prendere l'acqua), armi, bronzetti votivi, tintinnabula e altri oggetti defunzionalizzandoli…noi lasciamo monnezza!




In Cadore, i Veneti giunsero risalendo il Piave, quando l'invasione gallica li costrinse a rifugiarsi sui monti (sesto secolo avanti Cristo).
I Veneti portarono nel Cadore semiselvaggio le civiltà del bronzo e del ferro, il commercio, l'industria e l'arte di altri popoli italici con cui avevano avuto contatti. A Lagole, ricerche archeologiche avvenute negli anni Cinquanta, purtroppo incompiute, portarono alla luce una notevole quantità di reperti legati al culto del santuario di Lagole: ex-voto, offerte, doni.

Al museo archeologico di Pieve di Cadore, questi reperti sono tutti ben esposti, nel pomeriggio andremo in visita al museo ricostruendo minuziosamente il quadro. Il volontario che è presente al museo, all'interno del palazzo della Magnifica Comunità del Cadore, ci privilegia di accompagnarci fra le teche e generosamente ci descrive i reperti, anche questa volta siamo solo noi e un'altra famiglia con bambini…la spiegazione di questo signore è perfetta, comprensibile, attrae l'attenzione di tutti, vorrei ringraziarlo ma non conosco il suo nome…rare volte gli operatori museali sono così abili e pazienti…lo ricopriamo di domande. 
Il pomeriggio a Pieve di Cadore, si completa con la visita agli altri 2 musei: la casa di Tiziano Vecellio e il Museo dell'occhiale…è un pomeriggio di pioggia e questa opportunità cade a pennello. 

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Lagole: un santuario dei Veneti antichi - Calalzo.

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INFO BOX
Località Calalzo, Lagole.
  
Come raggiungere Si può raggiungere Lagole, anche in bici percorrendo la ciclabile delle Dolomiti 
Ristoro Chalet Lagole 
Altro da visitare Museo Archeologico a Pieve Di Cadore


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