RACCONTI DI STRADA

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Per una volta, la strada di cui parlo non è la metafora della vita, ma la via di accesso al Cadore.

Questo primo giorno di narrazioni lo dedico alle vie che attraversano questo angolo del nostro paese … antiche o moderne, strade piene di gente ingegnosa, di popolazioni ambiziose, di fatiche, di rami, alberi caduti, vegetazioni … rocce da fendere con tutti i mezzi.

Mi trovo a Perarolo con bambini al seguito, vivremo per 4 giorni al Palazzo Lazzaris.…per raccontare il Cadore con i nostri occhi.
Ci siamo incuneati in questa Valle storica del Piave in mezzo alle Dolomiti orientali dopo aver percorso più di 500 km e oggi al primo giorno di escursione metteremo i nostri scarponi sulle principali e storiche vie del Cadore, nell'ordine: la Cavallera, la antica strada Regia, la strada di Alemagna…migliaia di anni di storia.

L'itinerario che percorreremo si snoda da Perarolo a Damos, poi da Damos a Valle di Cadore, effettueremo una passeggiata a Valle fino alla Borgata Costa e da lì riprenderemo a ritroso il sentiero.



Attraversiamo il ponte sul Torrente Boite, ecco questo è l'unico brevissimo passaggio sulla Cavallera prima di inerpicarsi per sentieri. 

Fino all'inizio del XIX secolo l'accesso al Cadore avveniva attraverso l'antica strada Regia, che più tardi calcheremo. Per l'asprezza dei luoghi e la composizione del terreno, il percorso era insidioso e così l'imperatore d'Austria Francesco II decise di far costruire una nuova strada denominata Strada Postale di Alemagna. Fu progettata da due ingegneri: Malvolti e Francesconi e realizzata in 5 anni. Il tratto più impegnativo di questa strada è proprio questo che termina a Perarolo e che sviluppa in 3 chilometri di tornanti quasi 200 metri di dislivello. Si chiama così perché qui, all'inizio della salita, era necessario cambiare i cavalli e raddoppiare il tiro da 2 a 4.  La Cavallera fu dismessa nel 1985 con la costruzione del Ponte Cadore …che in questi giorni però è ancora in manutenzione, pertanto lo si percorre solo in una direzione, nell'altra si effettua una deviazione per la Cavallera, questo ci ha permesso di cogliere a metà percordo la presenza della targa commemorativa dei 2 costruttori e di apprezzarne la sapienza costruttiva e ardita concezione ingegneristica.


Ora noi andremo a superare, per un sentiero in salita, lo stesso dislivello che fa la Cavallera in 3 tornanti , per giungere a Damos con piena soddisfazione…delle nostre piccole gambette.


A Damos tutta la nostra attenzione è catturata dalla chiesa di S. Andrea e S. Giovanni  e in particolare dalle tombe del piccolo cimitero della borgata che si trova sul sagrato della piccola chiesa, chiuso da un muretto. Leggiamo cognomi, date, onorificenze…immaginiamo le gesta di queste persone cui non dispiacerà il nostro giocoso girovagare fra le lapidi. 


Si riparte per Valle…ora il percorso ci condurrà lungo un primo tratto bello e pianeggiante di costa attorno al Monte Zuco fino ad imboccare il tracciato dell'antica strada Regia…entrando a Valle per il Ponte di Rualan
Tanti viaggiatori illustri l'anno attraversata, Lutero, L'imperatore d'Austria, Tiziano…e oggi anche noi.


Valle di Cadore è disposta su un teatro naturale molto ampio, le prime abitazioni che incrociamo sono quelle disposte attorno alla chiesa della SS Trinità, saliamo sulla strada statale 51di Alemagna, una lunga terrazza da cui ammirare le case storiche di Valle. 
Ci rifocilliamo con una buona colazione e girovaghiamo fino alla borgata di Costa, qui c'è il tempo e la suggestione di fare un po' di sketching nel nostro diario: disegni, particolari, riprodurzioni per allenare l'occhio e la fantasia.


Lungo Via Romana, facciamo molte fotografie …poi in un attimo ci troviamo di nuovo al ponte di Rualan.


Continui richiami ci fanno fantasticare sulla storia in epoca romana qui in Cadore. Quando questa regione entrò nella federazione romana…doveva essere già molto evoluta, prospera, dedita all'agricoltura, le risorse non mancavano. In genere i romani si appropriavano, riciclandolo, dell'esistente, magari migliorando l'organizzazione e le infrastrutture e allora qui strade e ponti  dovevano già esistere …è ovvio. 

Così ci viene la curiosità di conoscere storie delle civiltà pre-romane del Cadore: i veneti antichi e anche prima, e domani andiamo alla scoperta della culla della civiltà:  il sito archeologico di Lagole.

VISUALIZZA TUTTE LE FOTO DELL'ESCURSIONE


Perarolo - Damos - Valle.

INFO BOX
descrizione escursionePerarolo- Damos, Damos - Valle di Cadore e ritorno. Km: 10, dislivello 300 m  
dove dormire A Perarolo: Appartamenti Le Mat, B&B Il Cidolo
dove mangiare A Perarolo Al Covo dei Zater, aValle a La Tappa 
cosa visitare A Perarolo: Palazzo Lazzaris, Museo del Cidolo.
A Damos: Chiesa di S. Andrea e Giovanni
A Valle: antica borgata di Costa


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